mercoledì 23 settembre 2009

rispettare i morti (di sonno).

ieri sera era distrutta e quindi dopo 10 minuti di televisione sono andata ad accocolarmi sulle gambe di mio marito e sono crollata.
come spesso succede quando mi risveglio per raggiungere il letto riduco al minimo le interferenze per poter riprendere il sonno nel mio lettone. non parlo, apro il meno possibile gli occhi, vado subito in bagno a fare pipì e a lavarmi i denti, sempre rigorosamente con gli occhi chiusi, e infilato il pigiama nel minor tempo possibile mi infilo a letto. a parte volte in cui mio marito cerca di intavolare una discussione su argomenti futili, riuscendo a svegliarmi e quindi costringendomi poi a leggere un libro fino a quando non riesco a riprendre sonno, ieri la missione è andata a buon fine. crollo totale.

ecco, ora mia figlia durante la notte si sveglia per andare in bagno e trovando il suo occupato da mia cugina, viene a svegliare il papà. sento qualche voce, tipo "vai in bagno nostro, dai sbrigati!", qualche rumone di sfregamento sulla nostra odiata moquette e poi il silenzio.
distrutta come sono, riesco a non badarci sicura del fatto che qualunque cose fosse si sia risolta e riprendo il sonno tranquillamente. a questo punto una voce che pronuncia il mio nome mi sveglia.
"geo...geo...geoo. geoooooo?"
"hmmmmm...?!"
"nina si era svegliata e si è fatta un po' di pipì addosso."
faccio finta di niente ma il mio cervello inizia a parlare "e quindi? avete risolto? mi dispiace che abbia svegliato proprio te ma devi necessariamente svegliare anche me? servo? devo rendermi conto proprio ORA che sei stato un bravo papà, pronto e risolutivo? non posso accorgermene domani mattina?".
ecco sono sveglia.
e lui dorme.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ahhahah, è comunque un passo in avanti no?
pensa se ti svegliava con un lenzuolo bagnato in una mano e una figlia in mutande nell'altra!