sabato 16 maggio 2009


ci sono dei giorni che sin da quando mi sveglio assumo un super potere: il potere dell'invisibilità.
con le mie figlie e mio marito questo potere non funziona, ma con tutti gli altri sì.
vado in palestra e l'insegnante che vedo regolarmente da 2 mesi tutti i giovedì mi chiede il mio nome, come se fossi una nuova, appena arrivata.
vado al caffè e pur sbracciandomi, facendo l'occhiolino e mostrando le tette, il cameriere non viene, neanche per il conto, che se non fossi una persona onesta ne approfitterei e me ne andrei senza pagare.
al supermercato la gente mi sbatte contro, come se fossi apparsa all'improvviso. semplicemente, non se n'erano accorti.
vado a vedere un film da amici e la donna che la volta precedente avevo riaccompagnato a casa si presenta di nuovo come se non mi avesse mai visto.
sono a tavola con amici e la persona alla quale sto chiedendo qualcosa risponde solo guardando gli altri.
quando lavoravo in pubblicità mi capitava di raccontare un'idea al mio copy writer e lui non rispondeva, non diceva niente, tanto che pensavo di aver detto una vera cazzata neanche degna di una risposta. invece dopo pochi minuti si riaveva e mi proponeva la stessa idea come se l'avesse pensata lui, come se una vocina venuta da chissà dove gliel'avesse suggerita.
oh oooh sono quì, mi vedete? niente, ci sono giorni che non esisto, che scompaio agli occhi degli altri.
questo potere va e viene all'improvviso e non riesco a controllarlo.
sarebbe bello poterne approfittare, ah se sarebbe bello!

martedì 5 maggio 2009

mamma mia!


7 anni fa sono diventata mamma e dopo 3 anni mamma ancora e da allora tutti si sono dimenticati che sono una "donna".
va bene. per carità. va tutto bene, ma.

le frasi che mi hanno detto sono:
  • " certo che sei cambiata, sei una mamma!"
    detta da un ex che non vedo e sento da 20 anni.
  • "per essere una mamma sei in forma" dette dalle "amiche" quando mi lamento del mio fisico.
    questa è quella che più mi fa incazzare. che significa, che faccio schifo ma ho l'aggravante di due gravidanze e quindi non posso lamentarmi e soprattutto sperare nei miracoli?

  • " adesso che sei una mamma non sappiamo se ci metterai tutto l'impegno nel tuo lavoro" detto dai miei capi dopo 8 anni di sangue sputato e intere notti passate a lavorare nella loro agenzia di pubblicità dove facevo l'art director. mi sono licenziata.
  • " devo parlare con il mio capo, ha avuto brutte esperienze con neo mamme" detto da un direttore creativo che mi aveva chiamato per un freelance e non sapeva che avevo avuto una bambina. ovviamente sto ancora aspettando che mi dia una risposta.

il punto è, ok sono una mamma e sono felice di esserlo, ma possibile che nessuno riesca a guardare oltre? vogliamo metterlo un bel "'sti cazzi"?
e dire che non sono una di quelle che parla solo dei figli, di quanto sono belli, di cosa fanno, che dicono ghe, ghe, ghe o che hanno fatto per la prima volta la cacca nel vasino. capisco che non sono notizie degne di nota. quindi quando esco con adulti, vivaddio, voglio parlare di altre cose. farmi due risate, sentire cosa fanno gli altri, confrontarmi.

per fortuna c'è mio marito " sei una bellissima mamma".