domenica 21 febbraio 2010

YEPPA, YEPPA E ANCORA YEPPA!

Ho vintooooooooooooooooooo.
Qualche giorno fa sono andata come sempre a vedere le novità su un blog di design che seguo, http://emmas.blogg.se/, e c'era una specie di concorso. Bisognava scegliere tra degli oggetti e scrivere un commento dicendo perché si voleva vincerlo. E ha scelto me. E io ho scelto queste lenzuola, in jersey che pare siano bellissime. E io non vedo l'ora di appurarlo.
Lo so, è infantile, ma mi sento come se avessi vinto le Olimpiadi.
Grazie Emma.

venerdì 12 febbraio 2010

lo sto per dire.


Nina due minuti fa ha perso nel buco del lavandino l'affarino che serve a pulire il suo nuovo, fiammeggiante apparecchio, e così mentre la piccola invece è a letto e ogni due minuti urla : Mmmmmh...mmmmh...MMMMMMMMMHH!" che significa: " mamma cara, siccome credo di stare per vomitare, potresti gentilmente passarmi l'apposita bacinella?", mio marito decide di piegare le ginocchia, allargare le gambe, darsi una strizzatina ai suoi attributi e fare "l'uomo di casa".
Scende al piano di sotto, torna su con due bacchette giapponesi e dice:
"Lisaa, adesso papà ti fa vedere come si gioca all'allegro chirurgo nel lavandino"

e mentre lo dice gioca con le bacchette TIC, TIC, TIC, TIC...

io- "amore, non è meglio che prendi le pinze per girare la carne?"
(sono praticamente delle pinzette lunghissime)

lui- "Ahhhhhhhh! Sagace..."

Scende, risale, si chiude nel bagno e inizia a lavorare.

lui- "Nina, sei sicura che ti è caduto? non vedo niente..."

nina- "Sì papà, mi stava cadendo pure la clessidra, ma quella l'ho presa al volo!"

lui- " Ok, allora mi serve una luce."

Viene e ruba la mia abatjour. Ora nella nostra stanza è giorno pieno, visto che abbiamo dovuto accendere la luce centrale e l'esorcista quì vicino, dopo l'ultimo conato desidererebbe tanto dormire ovviamente.

Armeggia un po', riesce, riscende, risale ma stavolta ha un pappagallo tra le mani.

lui- "Adesso Lisa, papà va a togliere qualche dente..TAC, TAC, TAC, TAC..."

Si richiude in bagno e dopo un po' mi chiama perché gli serve il mio aiuto. Vado.
È lì che tenta di smontare il sifone, fuori è buio, è notte e soprattutto è domenica e in più abbiamo una bambina che vomita ogni 10 minuti e magari un lavandino in più ci farebbe comodo.

io- " Amore, questa è la classica cosa che poi finisce male.."

lui- " Ma nooo, ho chiuso l'acqua, non c'è da preoccuparsi..."

...
...

Ok, l'acqua non ci ha inondato, ma nel tentativo di svitare il sifone questo gli è praticamente rimasto in mano, spezzandosi dentro al muro.
Ok, era vecchio, ok non poteva saperlo, ok poteva capitare a chiunque, ma.
Ovviamente abbiamo litigato e l'ho lasciato da solo nel bagno mentre si chiedeva se avevamo del silicone che, grazie al cielo non avevamo perché non sarebbe servito a niente.
Comunque dopo un po' esce e cerchiamo di parlare serenamente, io gli chiedo se non fosse il caso di scrivere una mail al proprietario di casa, così avrebbe potuto chiamare l'idraulico appena l'avesse letta e sperare di averlo entro la sera.
Mal volentiere la scrive solo per non sentirmi e io gli chiedo se sa come si dice "sifone" in inglese.

lui- " sifone?? che cos'è?"

Io passo da un'espressione di sbigottimento, a una di terrore e poi per finire a una di rabbia e alla fine sbotto:

"Scusa, ma se neanche sai che cos'è un sifone, perché diamine hai deciso di smontarlo??"

Mi dispiace, lo devo dire, lo devo assolutamente dire:
"Manu, te l'avevo detto."

giovedì 11 febbraio 2010

mi piace quando torni a casa, il tuo cane è lì che ti fa le feste e te hai occhi solo per lui e a un certo punto alzi lo sguardo e vedi.
vedi il disastro che ha combinato e le tue pupille si restringono a una fessura, le sopracciglia si alzano ai lati, la tua mandibola protende verso il basso, incredula e il tuo cane, senza dire niente, mette la coda tra le gambe, abbassa le orecchie e guardandoti con la coda dell'occhio si dilegua nel buio della casa. al quel punto, tu urli.

giovedì 24 dicembre 2009

domenica 13 dicembre 2009

quanto è bello donare, hohoho! quanto è bello.


ogni anno come tutti gli anni arriva Natale. una festa bellissima anche per una come me che non crede a nessuno, figuriamoci a uno che non ho mai conosciuto e siccome pare che le notizie ci siano arrivate tipo gioco del telefono, visto che ognuno le interpreta a proprio beneficio, ah vabbè allora gioco anch'io.

comunque, eccoci quì. albero, decorazioni, wish list, canzoni natalizie in ogni negozio, prova generale della neve e...pronti!
ovviamente mancano i regali, alcuni sono stati ordinati su internet, altri solo pensati per il momento.
insomma, stessa cosa tutti gli anni solo che oggi ho avuto una rivelazione!

mio marito ogni anno riesce a stupirmi, trova sempre qualcosa che mi piace davvero o che stimola i miei interessi e io lo invidio e credo ogni volta che probabilmente lui mi ama di più o che semplicemente io sia priva di animo e di inventiva visto che per me fargli il regalo è come scambiare le figurine con uno che le ha tutte. ce l'ha, ce l'ha, ce l'ha, ce l'ha, ce l'ha, ce l'ha...GLI MANCA!!!!! ah, peccato che questa costa almeno 50.000 figurine delle tue. damn!

poi ho capito. stamattina mentre mi preparavo ho sentito il coro degli angeli intorno a me, e ho capito, finalmente.

ogni anno come tutti gli anni arriva Natale e io devo pensare alle decorazioni, all'albero, ai regali di babbo natale, a quelli per le bambine, per mia madre, mio padre, la compagna di mio padre, mio fratello, mia cugina, mia suocera, la nonna di mio marito, il cane, gli amici delle figlie (almeno 8), le amiche mie (4), e ovviamente, mio marito.
lui invece deve pensare, al mio, solo al mio. e l'altro giorno ha anche detto che gli piace molto fare i regali...

lo sentite anche voi il coro degli angeli?
se ce n'è uno che starnazza, sono io.

lunedì 7 dicembre 2009

polaroid impresse nella mia mente.

una mia amica quando era da poco convivente con l'attuale padre di sua figlia mi dice:
- è bello vivere insieme a lui. certo dopo anni passati da sola a casa devo abituarmi a dividere gli spazi e magari anche a chiudere la porta del bagno. per carità noi non ci facciamo problemi, parliamo anche mentre faccio la pipì, ma...ma l'altro giorno non ci pensavo, andavo di fretta, avevo fatto tardi in ufficio e non ho chiuso la porta appunto...e certo anche se c'è confidenza non è piacevole farsi trovare a fare il bidet mentre si lavano i denti.

non posso dimenticare facilmente questa immagine anche perché mi sembra quel giochetto che si impara a scuola, batti la mano in testa mentre con l'altra fai dei cerchi sulla pancia.

venerdì 20 novembre 2009

quella frazione di secondo che amo.

è un momento, un attimo. e succede quando entri nella doccia. è l'istante esatto che l'acqua calda tocca il tuo corpo e i vapori ti rimandano tutti gli odori della giornata.