giovedì 4 giugno 2009

ok, lo ammetto.


oggi, proprio oggi, mi sono accorta di essere la classica donna rompipalle.
dopo aver accompagnato le bambine a scuola, aver fatto ginnastica, aver accompagnato mia cugina al lavoro, la spesa, la doccia, aver ripreso le bambine da scuola, portato la grande "all'altra scuola" (di italiano) dove facevano una festa per la fine dell'anno, con tanto di diplomino e quindi aver presenziato per due ore, aver aiutato le maestre a rimettere a posto, preparato la cena, raccontato la favola di pinocchio alle bambine, mi sono messa a fare il tiramisù per la festa di fine anno dell'altra mia figlia (la piccola) che sarà domani mattina. ore, 22.40.
domani sarà una giornata importante, perchè anche ai bambini di 4 anni quì in america danno un diplomino a fine anno e la chiamano GRADUATION DAY.
grande festa quindi, i bambini dovranno essere tirati a lucido, i genitori dovranno mettere a caricare ogni dispositivo in grado di catturare voci, immagini o movimenti.
per mio marito questo sarà il secondo "evento" di lisa che si perderà, visto che lo fanno di venerdì e in più di mattina, dove si suppone che gli adulti lavorino. e lui per non deludere nessuno infatti, lavora. nina sarà a scuola e quindi ci sarò soltanto io ad applaudire e a farmi uscire la lacrimuccia. mi dispiace perchè alle cose che organizza la scuola americana di nina mio marito riesce sempre a venire, anche perchè sono decisamente più intelligenti, le fanno verso le 6 del pomeriggio e quindi è più facile per lui. morale della favola, lisa si sente un po' quella poco considerata o forse sono io che penso che lo sia.
quindi visto che il marito non verrà, ovviamente si sente automaticamente esonerato da tutte le altre cose annesse. così, dopo aver messo a letto le bambine vado da lui. lo trovo sfacciatamente stravaccato sulla poltrona e gli dico che vado a preparare il tiramisù per la festa di domani e mi dice : "il tiramisù a quest'ora?....(segue faccia da: ti sembra l'ora? che ti dice la testa?)...ma possibile che ti devi sempre ridurre all'ultimo a fare le cose?". ingoio tutti gli insulti e i santi che vorrei lanciargli dietro e vado.
ovviamente non mi ha aiutata neanche a metterlo in frigo e allora mi sono chiesta : " possibile che non si senta neanche un po' coinvolto? visto che non verrà potrebbe anche aiutarmi a fare una cosa che rende felice sua figlia...e comunque, potrebbe aiutare me, visto che sono distrutta e ho corso tutto il giorno..."
poi mentre penso questo realizzo che tanto non gli avrei dato la possibilità di aiutarmi, perchè come lo faccio io il tiramisù nessuno lo fa. e lui ha sempre la vena creativa in cucina e suggerisce varianti, va a occhio, interpreta e approssimatizza. e quindi confesso, anche se probabilmente ho ragione, sono una rompipalle e faccio tutto da sola, sì. e me lo merito. forse.

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